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Laura Rosi
Autrice
Benvenuti nel sito del libro
"Il Rumore Dei Miei Giorni"
#IRDMG






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Ho sempre sentito dire, che una persona è a casa quando non più l'orologio, quando non vuole fuggire ed è felice dove si trova.
Se la definizione di casa è davvero questa, allora per il Royàl è casa.
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Io voglio il rumore. Vivo di rumore.
Non quello che intendono tutti, quello blando.
Ma quello che fanno gli sguardi, le carezze, i luoghi, i profumi.
Le persone.
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"Vieni a cena con me stasera"
Quando leggo il suo ultimo messaggio, il rumore e il silenzio sembrano fare a botte nella mia testa. La sua non è una domanda ma un'affermazione e la cosa mi piace. Molto
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Nel momento che sto per salutarlo, è lui che parla.
"Lo sai"
"Cosa?"
"Il motivo per il quale hai accettato il mio invito, quando hai sempre detto di no a tutti"
Imprime i suoi occhi nei miei e si avvicina. Troppo. Mi sfiora la mano ed io ho quasi le vertigini. Troppo rumore all'improvviso.
"Sei qui con me, perché io faccio rumore"
Oh. Mio. Dio.
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Corriamo per alcuni metri in cerca di qualche inesistente riparo, quando mi fermo e trattengo Diego per la mano.
"Che fai, perché ti fermi?"
"Baciami"
"Cosa?"
Riso, felice come una bambina. Probabilmente felice come ora, non lo sono mai stata.
"E' agosto, è caldo, tra poco smetterà. Che t'importa se piove?"
Subito nei suoi occhi divampa la fame di me.
"Niente"
"Allora baciami"
*
Guardo Alberto che gira per casa e più lo osservo e più mi sembra un estraneo fra queste mura; come se fosse fuori posto.
Poi rifletto e mi rendo conto che quella fuori posto, fra i due, sono io.
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"Non lo vuoi il tuo regalo?"
"Credevo che tutta questa giornata lo fosse"
Si alza e prendendomi per la mano, torna a sedersi sul letto, con me in piedi tra le sue gambe. Mi accarezza la pelle nuda facendosi spazio nello spacco del vestito, con le sue mani calde su di me. Sospira e fissa i suoi occhi nei miei.
"Sono io il tuo regalo, Elisa"
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"Ti ho chiesto scusa subito ieri sera, ma non mi sembra che sia servito a niente"
"Non so che dirti, Diego"
Ed è vero. Non vorrei dirgli nulla, vorrei solo che mi baciasse e non mi facesse più pensare a niente e cancellasse il dolore.
"Dimmi la verità. Che sono stato uno stronzo e che stai male per me"
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"Dimmi che quando ti bacio c'è silenzio fra noi"
Mi accarezza il viso senza distogliere lo sguardo dal mio. Mi sento persa.
"Dimmi che quando fai l'amore con me pensi a lui. Dimmi che non mi ami Elisa"





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